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Smaltimento elettrodomestici e cessazione del rifiuto: ecco cosa succede

19 Novembre 2015|Pubblicato in: Smaltimento batterie al piombo, smaltimento elettrodomestici, Smaltimento elettrodomestici a Como, Smaltimento monitor, Smaltimento pc, smaltimento raee, Smaltimento RAEE a Como, Smaltimento stampanti, Smaltimento toner

Vi siete mai chiesti nel processo di smaltimento elettrodomestici e dei rifiuti che fine fanno? Insomma, quale sia il loro ultimo approdo, ovvero la “cessazione del rifiuto”? Ogni tipologia di rifiuto alla fine del suo ciclo vita ha una destinazione diversa. La differenza tra rifiuti derivati dalla differenziazione, come ad esempio la plastica, la carta, il vetro, l’alluminio e i rifiuti organici hanno una destinazione precisa, che, nel migliore dei casi ed in base a quanto stabilito dalla legge, dovrebbe convogliare in un riciclo e quindi a nuova vita.

Nel caso dello smaltimento dei RAEE le cose non procedono allo tesso modo, in quanto un rifiuto di questo tipo deve essere necessariamente gestito e smaltito in maniera adeguata, tramite strutture idonee.

La definizione di rifiuto data dall’Enea in una sua recente ricerca è la seguente:

“Un rifiuto cessa di essere tale quando è stato sottoposto a un’operazione di recupero, incluso il riciclaggio e la preparazione per il riutilizzo, e soddisfi i criteri specifici, da adottare nel rispetto delle seguenti condizioni:

a) La sostanza o l’oggetto sono utilizzate per scopi specifici

b) Esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto

c) La sostanza soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti

d) L’utilizzo non porta ad impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana. Non rifiuto Prodotto derivante da attività di recupero che soddisfa le condizioni”

In base a ciò che l’Enea sostiene in questo documento, la cessazione del rifiuto non coincide con la sua fine bensì con il suo recupero e, riciclaggio, preparazione e riutilizzo. Quando l’ex rifiuto passa attraverso questo virtuoso ciclo di “riesumazione” diventa altro. Diventa un prodotto nuovo, con una sua rinnovata funzionalità ed una natura completamente diversa, in base ad una domanda ed un’offerta e quindi all’esistenza di un mercato di riferimento.

Non si tratta solo di una via ecologica ed ecostenibile da seguire, ma anche di una scelta etica che coincide con una domanda di mercato, quindi vallata anche da un certo numero di realtà produttive.

Per quanto concerne invece lo smaltimento degli elettrodomestici o RAEE, ovvero:

“rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche” o “RAEE”: le apparecchiature elettriche o elettroniche inclusi tutti i componenti, sottoinsiemi e materiali di consumo che sono parte integrante del prodotto al momento in cui il detentore si disfi, abbia l’intenzione o l’obbligo disfarsene.”

Questi vanno convogliati in apposite strutture, che si occupano  dello smaltimento ed del riciclaggio di ogni componente. La legge che regola lo smaltimento degli elettrodomestici e quindi i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche è il D.Lgs. 14 marzo 2014, n. 49. Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).

Nella sede di AMQ Ambiente sono stoccati i rifiuti elettrici appartenenti ai raggruppamenti R1 R2 R3 R4 R5. Chiamate o richiedete un preventivo anche online per conoscere costi e modalità dello smaltimento. AMQ si occupa anche di trasporto dei RAEE, con soluzioni integrate adatte ad ogni esigenza.

 

 

 

 

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