I RAEE, come indica lo stesso acronimo, sono rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
La famiglia dei RAEE racchiude una vasta gamma di materiali derivanti da varie categorie di rifiuti elettrici ed elettronici (quali computer, dispositivi elettrici ed elettronici, cellulari, lampade fluorescenti ecc) una volta giunti al termine del loro ciclo di vita.
Il progredire della tecnologia e la sempre maggiore diffusione di prodotti tecnologici indica da un lato un positivo avanzamento della scienza e del benessere, ma dall’altro fa sì che questi prodotti esauriscano il loro ciclo di vita troppo in fretta, solo perché tecnologicamente superati, presentando così la problematica dello smaltimento e del riciclo dei RAEE.
Queste apparecchiature contengono infatti sia materie prime riciclabili, che possono essere recuperate e riutilizzate,
ma possono anche contenere sostanze nocive per l'uomo e per l'ambiente (es. i fosfori nei televisori o le sostanze lesive dell'ozono nei frigoriferi).
Proprio alla luce di questo è stato disposto per legge che i RAEE non debbano più semplicemente essere portati in discarica ma debbano essere recuperati secondo precise procedure.
In passato l'aspetto economico ha prevalso su quello ambientale e spesso il ciclo di recupero e smaltimento è stato effettuato senza le più elementari misure di sicurezza. Con l'avvio del nuovo sistema di gestione dei RAEE definito dal Dlgs 151/2005, i RAEE giunti al termine del loro utilizzo non dovranno più andare in discarica con grande danno per l'ambiente, ma dovranno essere recuperati e riutilizzati.