Una delle ragioni fondamentali per riciclare i RAEE in maniera differenziata e controllata è costituita dal fatto che
alcune tipologie di apparecchiature possono contenere sostanze dannose per l'uomo e per l'ambiente.
Qui di seguito le più frequenti:
CFC/HCFC: Clorofluorocarburi e idroclorofluorocarburi sono tra i primi responsabili del cosiddetto buco nell'ozonosfera. Utilizzati in passato come propellente nelle bombolette spray, possono essere presenti nei circuiti di raffreddamento di frigocongelatori e condizionatori di vecchia generazione o in schiume poliuretaniche di rivestimento.
Piombo: Contenuto in batterie, saldature e tubi catodici, è altamente tossico. Causa gravi danni al sistema nervoso
e a livello vascolare.
Cadmio: Si trova in semiconduttori, tubi catodici. Cancerogeno, può causare danni irreversibili ai reni e al sistema osseo.
Mercurio: Presente in termostati, attrezzature medicali, apparecchi di telecomunicazione e soprattutto nelle sorgenti luminose a scarica. Provoca gravi danni al cervello e, nei bambini, causa l'inibizione dello sviluppo mentale.
Cromo esavalente/policlobifenili: Usato per ridurre l'infiammabilità di componenti elettronici, è una sostanza
cancerogena in grado di alterare il DNA.